Dopo che i contratti front month e front year sia power che gas ad inizio settimana hanno sfiorato o addirittura superato i recenti massimi, negli ultimi due giorni si sta invece assistendo ad un ritracciamento degli stessi, apprezzabile soprattutto sui contratti front month gas.
Questo è dovuto innnanzitutto al crollo delle quotazioni del petrolio, a sua volta derivante dal fatto che sembra sempre più evidente che l’aumento della produzione di shale oil US stia più che controbilanciando la diminuzione di offerta derivante dall’accordo sul taglio dell’output da parte dell’OPEC.
In secondo luogo, un altro fattore che incide sulla discesa dei prezzi forward è sicuramente l’abbassarsi dei prezzi spot sia sul power che sul gas.
Sullo spot power Italia, per esempio, dai 50 euro di martedì si è progressivamente scesi ai 44 di venerdì grazie a maggiore produzione idrica e migliorati flussi di transito a livello europeo.
Ancora più significativo è stata però la discesa dei prezzi spot del gas, dovuta a sistemi molto corti ad inizio settimana e via via sempre più bilanciati durante il resto della settimana. Il prezzo medio ponderato degli scambi su MI-gas, per esempio, è sceso dai 19,82 €/MWh di martedì agli attuali 18,52 €/MWh di oggi.
È però prevista una nuova discesa delle temperature europee ad inizio della prossima settimana, cosa che potrebbe portare ad un nuovo rialzo nei prezzi spot gas e conseguentemente nella curva a breve termine sia gas che power.